Tutto quel che ci piace, musica, cinema, arte, tecnologia, politica, fumetti.. Tutto è riversato in questo blog. E Sir Christopher Frank Carandini Lee ci piaceva e molto.
Lee era una presenza imponente del grande schermo, eravamo ragazzini quando lo notammo subito per la sua altezza imponente e poi per la sua voce regale, di cui aveva fatto buon uso in questi ultimi anni in un altrettanto sorprendente e piacevole interpretazione di canzoni natalizie in stile Heavy Metal, con il chitarrista Hedras Ramos. In passato Lee aveva già cantato canzoni come "Little Drummer Boy", "Silent Night", "Jingle Hell",e "My Way", re-interpretandole sempre in stile Heavy Metal.
Recitare è stata, però, la passione di tutta la vita. Dopo aver lavorato in una grande e varietà di drammi, aveva ricevuto il suo primo ruolo da protagonista dalla mitica Hammer Film Productions in Gran Bretagna, nella loro iconica serie horror negli anni '50 -'70. Incarnando il ruolo di Dracula, che Bela Lugosi che aveva portato al successo negli Stati Uniti nel 1931, Lee portò nuova linfa vitale e una vera e propria vita al personaggio splendidamente gotico e lussureggiante di Dracula nel 1958. E ha interpretato il personaggio in altri sette sequel, non sempre con entusiasmo, come raccontò, ma piuttosto perché non voleva che la troupe rimanesse senza lavoro. Allo stesso tempo, appariva anche in altre classiche serie Horror della Hammer, compresa quella che lo vide nei panni di Frankenstein, La mummia e anche in quelli di Sherlock Holmes ne Il mastino dei Baskerville: quasi sempre al suo fianco c'era un altro grande caratterista dell'epoca, Peter Cushing. Quelli della nostra generazione ricordano bene i film della Hammer con questi due grandissimi attori, film che ci hanno segnato e formato: Cristopher Lee è scomparso Domenica mattina a 93 anni, per insufficienza cardiaca e problemi respiratori. Ricorderemo una delle star più prolifiche della storia del cinema.
La sua carriera post-Hammer, fu ancora più intensa, con un ruoli da protagonista in “Man With the Golden Gun” (Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro) nella serie di film su James Bond, e molteplici collaborazioni con registi come Tim Burton. I suoi ultimi anni hanno visto alcune delle sue performance più grandi di sempre, tra cui quella nel prequel di Star Wars, come Conte Dooku e quella del cattivo Saruman il Bianco ne Il Signore degli Anelli, dove ruba la scena in un ruolo che ha messo in mostra tutta la sobrietà e la solennità e ancora l'autorevolezza che gli erano propri.
Lee aveva ottenuto la carica di "Sir" dopo essere stato nominato cavaliere nel 2009 e aveva anche ricevuto una borsa di studio BAFTA (British Academy of Film and Television Arts è un'organizzazione britannica che premia annualmente opere cinematografiche, televisive ed interattive) nel 2011. Non aveva alcuna intenzione di andare in pensione, aveva dichiarato di voler lavorare fino a quando fosse fisicamente in grado di continuare, perchè come disse al Telegraph, "Odio essere inattivo. Come il caro Boris [Karloff] diceva, quando morirò voglio morire con i miei stivali ".
Le sue origini italiane, i suoi 93 anni e 300 film dovrebbero certamente testimoniare e qualificare una carriera di totale dedizione al cinema e il suo supremo talento.
Lee era una presenza imponente del grande schermo, eravamo ragazzini quando lo notammo subito per la sua altezza imponente e poi per la sua voce regale, di cui aveva fatto buon uso in questi ultimi anni in un altrettanto sorprendente e piacevole interpretazione di canzoni natalizie in stile Heavy Metal, con il chitarrista Hedras Ramos. In passato Lee aveva già cantato canzoni come "Little Drummer Boy", "Silent Night", "Jingle Hell",e "My Way", re-interpretandole sempre in stile Heavy Metal.
Recitare è stata, però, la passione di tutta la vita. Dopo aver lavorato in una grande e varietà di drammi, aveva ricevuto il suo primo ruolo da protagonista dalla mitica Hammer Film Productions in Gran Bretagna, nella loro iconica serie horror negli anni '50 -'70. Incarnando il ruolo di Dracula, che Bela Lugosi che aveva portato al successo negli Stati Uniti nel 1931, Lee portò nuova linfa vitale e una vera e propria vita al personaggio splendidamente gotico e lussureggiante di Dracula nel 1958. E ha interpretato il personaggio in altri sette sequel, non sempre con entusiasmo, come raccontò, ma piuttosto perché non voleva che la troupe rimanesse senza lavoro. Allo stesso tempo, appariva anche in altre classiche serie Horror della Hammer, compresa quella che lo vide nei panni di Frankenstein, La mummia e anche in quelli di Sherlock Holmes ne Il mastino dei Baskerville: quasi sempre al suo fianco c'era un altro grande caratterista dell'epoca, Peter Cushing. Quelli della nostra generazione ricordano bene i film della Hammer con questi due grandissimi attori, film che ci hanno segnato e formato: Cristopher Lee è scomparso Domenica mattina a 93 anni, per insufficienza cardiaca e problemi respiratori. Ricorderemo una delle star più prolifiche della storia del cinema.
La sua carriera post-Hammer, fu ancora più intensa, con un ruoli da protagonista in “Man With the Golden Gun” (Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro) nella serie di film su James Bond, e molteplici collaborazioni con registi come Tim Burton. I suoi ultimi anni hanno visto alcune delle sue performance più grandi di sempre, tra cui quella nel prequel di Star Wars, come Conte Dooku e quella del cattivo Saruman il Bianco ne Il Signore degli Anelli, dove ruba la scena in un ruolo che ha messo in mostra tutta la sobrietà e la solennità e ancora l'autorevolezza che gli erano propri.
Lee aveva ottenuto la carica di "Sir" dopo essere stato nominato cavaliere nel 2009 e aveva anche ricevuto una borsa di studio BAFTA (British Academy of Film and Television Arts è un'organizzazione britannica che premia annualmente opere cinematografiche, televisive ed interattive) nel 2011. Non aveva alcuna intenzione di andare in pensione, aveva dichiarato di voler lavorare fino a quando fosse fisicamente in grado di continuare, perchè come disse al Telegraph, "Odio essere inattivo. Come il caro Boris [Karloff] diceva, quando morirò voglio morire con i miei stivali ".
Le sue origini italiane, i suoi 93 anni e 300 film dovrebbero certamente testimoniare e qualificare una carriera di totale dedizione al cinema e il suo supremo talento.
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