Attraverso
i canali dell'immigrazione nel Regno Unito la musica giamaicana e'
stata presente nelle classifiche fin dal 1964, dopo il secondo posto
raggiunto da Millie con My Boy Lollipop, e piu' che mai in pieno ibrido ska/reggae fine anni '60, inizio '70. In seguito tutto questo avrebbe alimentato la sotto cultura piu' gagliarda del biennio 79/80, la Two Tone.
Nonostante i successi pop mancavano sbocchi di audience, dovuto in
parte alla consueta miopia delle major discografiche e dall'altra il
caos pressoche' pandemico dell'industria musicale giamaicana. La
conseguenza fu che sino al 76/77 i dischi reggae vennero distribuiti
irregolarmente essendo spesso di difficile reperibilita' - anche per chi
viveva nelle aree metropolitane - e raramente trasmessi in radio. Uno
degli effetti indiretti del riconosciuto debito del punk verso il reggae
fu l'incremento esponenziale di uscite discografiche giamaicane in Gran
Bretagna. La prima apparizione dello stile dub nelle classifiche
inglesi fu quella di Rupie Edwards con Irie Feelings nel '74, un
affascinante antisegnano dell'odierna economia musicale del megamix. Dal
74 in avanti il dub inizio' a diffondersi piu' capillarmente nel cuore
delle metropoli..enel '75 Everlasting Dub di Skin Flesh and Bones
preparo' il terreno per la particolare struttura e la vera e propria
temerarieta' dei primi dischi dub: comunque due dischi fondamentali che
suonano ancora oggi magnifici. Altri dischi essenziali per la diffusione
del dub furono Dub Sensation e Bamba in Dub ('77) dei Revolutionaries,
Pick a Dub ('75) e Blood and Fire di Keith Hudson, anche se si puo'
sostenere a ragion veduta la candidatura di King Tubby (Osbournd
Ruddock) come inventore del Dub: fu senza dubbio il primo ad impiegare
alcune prerogative del dub quali il delay, la dissolvenza e il phasyng.
Per gli appassionati la sua vicenda e' riassunta nella fondamentale
antologia King Tubby's Special '73/76, trenta brani di ormai difficile
reperibilita'. Per l'intera storia dell'Upsetter, Lee Perry riempirebbe
un libro.
Letts agaist police |
Chi e' Don Letts?
Dj del Roxy, seminale punk club di Londra, selector, cresciuto a
Brixton (Londra), regista, il suo Punk Rock Movie catturo' in super 8
tutta la crudezza della musica e delle performance dell'epoca: Keith
Levene (Pil) che si inietta anfetamina nel bagno del Roxy, un fan si
sfregia sensualmente lo stomaco con lunghi fendenti di lametta,
insomma..tutto l'effetto della propaganda "raccapriciante" e creativo
del punk, e ancora oggi ne resta la miglior documentazione in tempo
reale. Ha fatto parte dell'elite come amico dei Clash - che lo
raffigureranno nella copertina del loro album Super Black Market Clash -
e di J.Rotten. Membro di band come Basement 5, Screaming Target,
successivamente formerà insieme a Mick Jones (storico chitarrista dei
Clash) i Big Audio Dynamite. Ancora oggi regista di videoclip e
documentari, dj, conduce uno show radiofonico settimanale su BBC 6,
produce compilation e continua a girare il mondo per portare in giro le
sue selezioni musicali.
"Mio padre lo metteva a casa quando ero bambino..(il reggae), era la nostra musica naturale".
"La prima volta che vidi i Pistols non riuscivo a capire una parola di quel che di evano, ma c'era una tale energia da convincerti che c'era qualcosa di grosso che stava succedendo, destinato a diventare ancora piu' importante.."
Don
Letts e' stato il personaggio che introdotto il reggae e il dub nel
movimento punk, fortemente legato alle proprie radici musicali e
culturali sara' lui il dj per eccellenza in grado offrire un contributo
influente all'evoluzione della scena, alternando nelle sue selezioni
musicali la cultura giamaicana e quella nascente nella Londra della
meta' dei '70, in quella che sfocera' in un una vera e propria alleanza
tra le ali piu' estreme del ribellismo giovanile dell'epoca.
Epoca
di rivolte lungo le strade di Notting Hill Gate e quelle di Brixton,
contro il razzismo della società inglese di quel periodo e di scontri
nelle strade tra poliziotti e giovani ribelli, tra il basso del reggae e
del dub, la chitarra elettrica del punk e sound system potenti.
Suo
fu il contributo fondamentale, insieme a Joe Strummer e Tom Robinson,
alla creazione del Rock Agaist Racism, che mise insieme decine di gruppi
punk, reggae e dub, bianchi e nerri, operai e studenti, nel tentativo
(riuscito) di contrastare l'avanzata dei fascisti del Fronte Nazionale
che pericolosamente faceva proseliti tra i giovani. Un periodo di forti
cambiamenti sociali e destinato a segnare in profondità tanto la storia
della black music britannica quanto quella del rock.
Bob Marley sanci' questa esplosiva alleanza nel brano Punky Reggae Party.
DREADS MEET PUNK ROCKERS UPTOWN
Del 2001. Letts
ha riunito alcune delle migliori band reggae / dub in un album che mostra come
la musica giamaicana, le pesanti linee di basso che ne caratterizzano la struttura
e i testi anti-establishment abbia influenzato la scena punk inglese nella sua prima
ondata. Il loro impatto può essere ascoltato nelle canzoni di gruppi come The Clash, PIL, e The
Slits..
DREADS MEET GREENSLEEVES, A WESTSIDE REVOLUTION
Disco doppio uscito nel 2008, Letts scava negli
archivi sterminati della potente etichetta Greensleeves e compila trenta brani
che coprono l'intera evoluzione della musica giamaicana nel corso degli ultimi
30 anni, rendendo questo un ascolto illuminante, anche per gli ascoltatori con
una conoscenza approfondita del reggae.
La prima parte e' incentrata sulle radici e
il primo periodo dancehall, con testi caratterizzati dall'indignazione per le ingiustizie
sociali, mentre la seconda parte e' dedicata alle cose piu' recenti, il reggae nell'era
digitale, non meno importante e creativo rispetto al precedente.
Una grande selezione del leggendario Don Letts,
perfettamente in linea con il clima infuocato di questi giorni.
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