Mai avuto problemi con la droga, solo con la polizia
Quello che più impressiona è che Keith è un SOPRAVVISSUTO. Un sopravvissuto degli anni Sessanta, degli anni Settanta, e Ottanta, di Altamont e delle aggressioni della polizia. Keith che oggi dichiara di farsi uno spino appena sveglio, prima della colazione, ma che ancora non ha capito se sia un bene legalizzare le droghe leggere. Appunto, sarà l'età, e quel pò di confusione che gli provoca l'erba alla mattina, se uno come lui ha titubanze su un argomento del genere. Keith Richards fa uscire un nuovo disco da solista, il terzo, il 18 Settembre, “Crosseyed Heart”, 23 anni dopo “Main offender” del 1992 e “Talk is cheap” del 1988. (In fondo il video del nuovo singolo tratto dall'album: Trouble)
Ma il 29 febbraio 1977, una squadra speciale della polizia canadese, allertata da una telefonata anonima, fa irruzione nella camera occupata dalla rockstar all’Harbour Castle Hotel di Toronto, e gli trova ventidue grammi di eroina e cinque di cocaina: lo arrestano immediatamente, anche se poi viene rilasciato dopo il pagamento di venticinquemila dollari di cauzione. L’accusa, vista la quantità di droga sequestrata è di detenzione a scopo di spaccio, ma la linea di difesa di Richards è quella di chiedere la derubricazione del reato in detenzione per consumo personale. Il 24 ottobre 1978, mentre il palazzo di giustizia è presidiato dalla polizia per contenere un muro umano di fotografi, cameramen e cronisti, oltre che ad una folla di fan e curiosi che cercano di entrare in aula, un giudice lo condanna a sottoporsi a un trattamento disintossicante e gli impone di prestare la sua capacità lavorativa al servizio della collettività determinandone anche le modalità: entro sei mesi deve tenere un concerto di beneficenza in un luogo di sua scelta purché sul territorio canadese. Il ricavato dell’esibizione deve essere destinato a un istituto di assistenza ai ciechi, il Canadian National Institute for Blind. Il il 22 aprile 1979 terrà il concerto previsto dalla sentenza nel Civic Auditorium di Ottawa accompagnato dai New Barbarians, un gruppo composto dall’altro chitarrista dei Rolling Stones Ron Wood, dal bassista Stanley Clarke, dall’ex tastierista dei Faces Ian McLagan e dall’ex batterista dei Meters Ziggy Modeliste.
Abbiamo recuperato una vecchia intervista, in cui il buon Keith parla di quella vicenda, del concerto "riparatore", di disco music, di punk, reggae e di altro ancora.
Keith avanza, leggermente titubante. Ha gli occhi e le pupille offuscati. Ha i jeans consumati, una camicia lilla la cui scollatura _ lascia vedere il petto scheletrico. E' molto alto ed emana da tutto il suo essere una stupefacente impressione di forza tranquilla e di
LEALTA'.
D: ll tuo primo singolo, d’altra parte il tuo primo disco solo e appena uscito...
K.R.: Rn, Rudolph, Rn é un pezzo che ho registrato nel Dicembre del 1976, mentre mi sorbivo l’ascolto dl tutti i nastri della tournée, per selezionare i pezzi che figuravano su << Love You Live>>. L’ho registrato con un giovane batterista ,canadese di nome Mike Brusco. Sta con Mick Taylor.
D: Suona con lui?
KR.: Vive con lui, hé-hé-hé! Voglio però dire che questo é tutto quello che c’é sul disco. Io e lui. Io suono il basso. Brusco la batteria e Stu il piano.
D: Perché l’hai fatto uscire così tardi?
KR.: Perché ho l’abitudine di andare a risentire tutti i nastri a distanza di tempo. E
quando si sentono a freddo, ci si domanda perché certe canzoni non si fanno uscire. Allora..
D: Farai un album da solo?
K.R.: Ancora non lo so. Ho molte cose in programma. C’é Scarlett, che ho registrato con Ronnie e Jimmy Page... e poi ho in mente un album country... Sono delle canzoni che Gram Parsons mi aveva insegnato a suonare. Ma dovrei ricomlnciare tutto con un gruppo country...ma dovrei trovarmi nella stessa situazione di allora...
D: Cioé?
K.R.: L’ho registrato dopo che mi ero svegliato una mattina con quindici poliziotti attorno al letto e mi sono ritrovato dietro le sbarre senza neanche aver fatto colazione...
D: Che brutto affare! A proposito, una volta hai detto che ti senti un <<uomo in vista>> perché dappertutto nel mondo un poliziottopuo saltarti addosso per farsi un po’ di pubblicità...
KR.: Ci sono dei giorni in cui lo penso veramente ma penso anche che se un poliziotto lavorasse seriamente, non dovrebbe preoccuparsi di arrestare un Rolling Stone...
D: Farai quel concerto in Canada?
KR.: Certo! Fare quel concerto é come farsi tre anni di prigione! In Canada parlano di annullare il processo: c’é un mucchio di gente che approfitta di questo affare per regolare le proprie pendenze politiche. Comunque per me é archiviato. E un affare tra il giudice e la destra.
D: Comunque prima del processo avevi la spada di Damocle... ia prigione a vita...venti anni... ci pensavi spesso?
KR.: Solo quando incontravo imiei avvocati. Per il resto... Ho una pessima memoria! Solo quando sono andato al processo mi sono sentito come il coniglio di fronte al cobra...
D: Ma torniamo ad argomenti meno tristi... Tutte la vostre canzoni sono firmate Jagger/Richards, e ti chiedo quale é ia vostra relazione in quanto compositori... Per esempio, una canzone che canti tu, come Before They Make Me Run...
KR.: Quella é mia dalla A alla Z. Ma la ragione vera per cui io canto canzoni tipo Happy o Before They Make Me Run che sono di Mick é che... che mi ci vorrebbero quindici giorni di studio per insegnarla a Mick. Dopo tre giorni, lui finisce col dire:
<<Oh, merda, tu la conosci, fai da solo!».
La maggior parte delle persone hanno l’abitudine di dire: <<lo l'ho scritta e io la canto!>> lo, le sole volte che ho pensato di cantare con i Rolling Stones è stato quando Mick mi ha detto: <<Fai tu, io ci metferei degli anni a impararla!>>
D: Prendiamo ora una canzone tipo Shattered...
KR.: Shattered é l’esempio classico, l’altra maniera in cui io e Mick scriviamo canzoni: io prendo la chitarra e suono un rift E a un certo momento dico <<Qusta si chiama Shattered>>. Poi le parole, il modo di cantarle, quello di cui si parla, è tutto suo. Facciamo a metà. Solo che la mia metà inizia il tutto. Si potrebbe credere che é un divorzio. In effetti, siamo due sposi felici.
D: C’e molta gente che dice; <<Ah! Anche gli Stones ora fanno la disco! E finita!>>
KR.: Hot Stuff e Fingerprint File erano sul genere disco. Siamo stati sempre influenzati da quello che succedeva, come tutti d’altra parte. Ci capita di suonare una cosa che si può etichettare come disco, se si vuole. Miss You é stato un successo. Enorme. E ringrazio gli amanti della disco. E poi anche la disco è una formula... Ad esempio prendete Shirley Goodman, ora é la regina della disco grazie a Shame Shame Shame...
D: Si, ma giustamente... è il mito Travolta. Ieri il pietoso gigolo dell’angolo, oggi la superstar galattica.
KR.: E io ti dico che John Revolting puzza! Che quel genere di disco puzza! I clubs sono sempre esistiti, ma il problema é che si fabbrica per coloro che ci vanno. E' una musica talmente calcolata... Si, ci sono delle canzoni buone. Miss You, per esempio. Ma non era un disco combinato, macchinato come quello di... io adoro fare dei nomi... come quello di Rod Stewart. Non posso sopportare sentire quel vecchio biondino che mi chiede se lo trovo sexy.
D: Quali sono i progetti degli Stones? Si è sentito parlare di una tournée in Giappone e in Australia...
K.F.: Si, ma quello che e sicuro é che faremo un tour in Europa e in lnghilterra. A me piacerebbe molto fare una tournée in Africa...
D: ln Africa?
K.F.: E poi vorremmo andare in Algeria, nel Ghana... L’anno scorso abbiamo scritturato Peter Tosh, il primo gruppo che abbiamo scritturato seriamente. Se lui ci apre lo spettacolo in America, noi faremo l’inverso in Africa e tenteremo di scaldare il pubblico per lui. Ma se non si fara, pazienza!
D: Tu ritorni dall’lnghilterra. ln due anni, ne sono accadute di cose la. Per esempio, che ne pensi del punk?
KR.: I punks? Appena ho realizzato che esistevano, già erano scomparsi! Diciamo anche che quando vedo le foto di Johnny Rotten con la sua camicia tagliuzzata, le sue spille da balia, ll suo muso... e ora il suo gruppo Public Image Limited... Oh, non ho sentito il disco ma é...è la conseguenza evidente... contro la quale dobbiamo reagire... Ci vorrà un anno, due anni, sei mesi... Ma al punto in cui si è quel tizio é pericoloso. Non vuole neanche
essere riconosciuto come un Sex Pistol!
D: Va bene, ma questi gruppi non avrebbero avuto ragione di esistere se tutti gli antichi, dagli Stones ai Led Zeppelin, non avessero scelto l’esilio.KR.: Non siamo noi che dobbiamo essere attaccati, ma il sistema d’imposte, allora!
D: I punks hanno infastidito gli Stones, avete risentito della loro concorrenza?
K.R.: No. E non me la sento di prendere l’Inghilterra d’assalto. L’Inghilterra si è completamente richiusa su sé stessa. Nelle strade per esempio, i ragazzetti vomitano sugli Americani, non ne vogliono piu sentir parlare, tranne per uno o due ex-New York Dolls... E c’é il reggae... Per i ragazzi lnglesi, adesso, il reggae è una musica naturale, una musica che ascoltano dall’infanzia. E questa cosa invade tutta Londra...
D: Ci si stacca dalla tua Cultura, da Chuck Berry...
KR.: Oh! Quando penso a tutti quei gruppi che fanno degli sforzi smisurati per suonare come noi e come Chuck Berry! E' la grande lezione del rock: tutti i dischi punk che ho ascoltato imitavano in un modo gli Stones degli anni 65! Ma come possono ritrovare il nostro suono su 24 piste? lmpareranno... se sopravviveranno (Silenzio). E sottolineo il <<se>>!
Qui Keith diventa completamente caotico. Dondola la testa e ci parla di un mucchio di cose. Afferriamo solo dei frammentl del dlscorso...
KR.: Costello... ho sentito un disco... se arriva a fare un successo con una voce come quella... ha delle possibilità... Non sento i loro dischi... ma ho degli amici che li sentono... sono completamente disorientati... Lui e lan Dury sono due che rischiano di farcela. Ma l’ultimo singolo di Dury, Hit Me With Your Rhythm Stick, è completamente asettico...si sente che cerca il successo... (La voce diventa quasi impercettibile). I dramma è che vogliono tutti diventare delle stars disco!
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