La base di tutte le filosofie è, "Essere o non essere?". Voglio dire, a volte non viene da pensare e domandarvi.. perché continuare? La vita non è fatta troppo di merda per andare avanti? Lou Reed, lui ci ha mostrato quanto questo fosse vero. Basta ascoltare "The Kids," ad esempio, da Berlin:
"Le stanno portando via i bambini
perchè dicevano che non fosse una buona madre
stanno portando via i suoi bambini
per tutte le cose che han sentito dire sul suo conto
il sergente di colore dell’aviazione non era mica il primo
e tutte le droghe che si era fatta, tutte, proprio tutte ..
Le stanno portando via i bambini
perchè dicevano non fosse una buona madre
per tutte le cose che faceva per strada
nei vicoli e nei bar, era imbattibile
quella schifosa e miserabile puttana non si negava mai a nessuno
E io sono il ragazzo dell’acqua
eppure il mio cuore trabocca
sono solo un uomo sfinito, non ho più nulla da dire..
Lou Reed spinge sempre ad andare oltre, nelle profondità , e cercare quante più possibili esperienze che la vita ha da offrire.. Sono sempre stato affascinato dalle persone che hanno esplorato e sono state in luoghi psichici dove io non sono stato, come William S. Burroughs, per citarne uno. Lou era uno che conosceva i veri segreti della vita, e uno degli artisti più influente (di più) di una generazione. Sì, i Beatles e gli Stones... ma per onestà, ed emozioni umane, è difficile battere Lou Reed.
Ha minato la profondità e l'articolazione della disperazione. Aspettando lo spacciatore, o pensando al sesso, o qualche altra stranezza privata, Lou c'era passato, e sicuro ci sarebbe tornato con una canzone. Le parole e la musica erano così triviali e devastanti e con una forte identificazione con i personaggi che ritraeva. E questo è stato in ogni sua canzone..
C'era un vecchio modo di dire, nell'ambito del giornalismo musicale. Diceva: "Mostra, non dire." In altre parole, invece di cercare di scrivere di punk, basta essere punk.
Sì, Lou mi ha insegnato molto. E tutto quello che dovevo e devo fare è ascoltare.
Questo Live at Montreux 2000 è stato una vera rivelazione. Fu per il tour di Ecstasy, l'album di pausa dal trio dei primi anni '90: Songs for Drella, Magic and Loss e Set the Twilight Reeling.
Al primo ascolto si rischia un pò il ..freddo, ma raccomando, questo live implora ripetuto ascolti, e scoprirete un suono puro elettrico, essenziale, fatto di chitarre elettriche e da una sezione ritmica delle più portentose, oltre alla voce di Lou, dura, profonda, recitativa.
E Ecsatsy, riprodotto quasi per intero, che sembrava un album minore nella versione live a Montreux diventa tutt'altra cosa. Una volta assimilato, vedrete, non ve ne staccherete per un bel pezzo.
La band qui, è con il fido Fernando Saunders al basso, il chitarrista Mike Rathke, e Tony "Thunder" Smith alla batteria. Live at Montreux 2000 è un capitolo essenziale per tutti i fans di Lou Reed..
1 Paranoia Key of E (Ecstasy)
2 Turn to Me(New Sensation)
3 Modern Dance (Ecstasy)
4 Ecstasy (Ecstasy)
5 Smalltown (Song's For Drella)
6 Future Farmers of America (Ecstasy)
7 Turning Time Aroun (Ecstasy)
8 Romeo Had Juliette (New York)
9 Riptide (Set The Twilight Reeling)
10 Rock Minuet (Ecstasy)
11 Mystic Child (Ecstasy)
12 Tatters (Ecstasy)
13 Set the Twilight Reeling (Set The Twilight Reeling)
14 Dirty Blvd. (New York)
15 Dime Store Mystery (New York)
16 Perfect Day (Trasformer)
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